Manifesto

APARTITICA

POLITICA

Generazione Zero si occupa della condizione degli Under 40 in Italia.
Apartitica perché non è legata a nessun partito o movimento politico esistente.
Politica perché i temi che tocca devono essere affrontati e risolti attraverso gli strumenti della politica.

Il tema principale di Generazione Zero è il lavoro. Il lavoro è da noi considerato come elemento fondante per una piena emancipazione e realizzazione personale all’interno della società: la mancanza di lavoro, così come la mancanza di un adeguato riconoscimento del lavoro, si traducono in un’assenza di dignità. Generazione Zero si concentra esclusivamente sul concetto di lavoro giovanile, inteso come le prospettive di lavoro degno per i cosiddetti millennials, ovvero le persone nate dopo il 1980.

Oggi, in Italia, i giovani sono la categoria a maggior rischio di povertà. Il nostro Paese è sempre agli ultimi posti quando si parla di condizioni dei propri giovani, primeggiando soltanto quando si guardano parametri negativi. Alcuni esempi sono:

  • Fondi destinati a istruzione, università e ricerca;
  • NEET (persone che non studiano, non lavorano, non sono in un percorso di formazione);
  • Fuga all’estero;
  • Rientro dei talenti in Italia;
  • Capacità di attrarre talenti dall’estero;
  • Precariato;
  • Assenza dell’ascensore sociale (possibilità che un giovane abbia condizioni di vita pari o migliori di quelle dei propri genitori);
  • Lavoro non retribuito o scarsamente retribuito.

A queste si deve aggiungere l’ineguaglianza generazionale, intesa come una distribuzione delle risorse tra le generazioni nettamente sbilanciata a favore di Over 40 e anziani. Il lavoro e l’equità generazionale sono i temi principali della nostra associazione. Riteniamo che però non sia possibile parlare di queste cose senza toccarne altre: la parità tra i generi, il gender gap, l’istruzione, il mondo accademico, la formazione professionale. Inoltre, riteniamo che un elemento limitante di altre esperienze giovanili attive a livello nazionale sia l’eccessiva targetizzazione verso giovani altamente scolarizzati, con esigenze ed aspirazioni inevitabilmente diverse rispetto ai coetanei che si trovano a vivere situazioni diverse: si pensi ad esempio ai NEET.
Per quanto probante, Generazione Zero ritiene che un’attività di sensibilizzazione efficace non possa che considerare tutte queste realtà e queste esperienze, non lasciando indietro nessuno.

L’emergenza ambientale e l’emergenza sanitaria ci hanno insegnato che il nostro Paese ha un grande bisogno di costruire il proprio futuro. È solo questione di tempo prima che arrivi l’ennesimo esempio di come il nostro sistema di welfare, alimentato da scelte politiche a breve termine e rivolte solo alla prossima scadenza elettorale, è destinato a collassare su se stesso, perché basato su giovani precari, sottopagati, disoccupati o addirittura emigrati.

È dovere della nostra generazione riprendersi gli spazi che la politica continua a negarci.
Generazione Zero nasce per questo.