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Nuova IRPEF: chi ci guadagna?

Questo Natale ci porterà sotto l’albero una nuova IRPEF. Salvo slittamenti, infatti, la nuova legge di bilancio è attesa prima di Natale e tra le principali novità introdotte quella che crea maggiore scalpore è la rivisitata imposta sui redditi per le persone fisiche. L’Irpef diventerà a quattro aliquote e sarà ridotta grazie ad ulteriori detrazioni.

Finora eravamo abituati alle seguenti modalità di calcolo per l’IRPEF:

Ma dal 2022 il Governo ha messo sul tavolo, con il maxi emendamento della legge di bilancio, uno stravolgimento delle aliquote e delle detrazioni in materia IRPEF.

Nello specifico l’imposta passerà da 5 scaglioni a solo 4 aliquote, innalzando la no tax area ad 8.000 (5.500 per i pensionati). Ma la variabile fondamentale è l’abbassamento dell’aliquota per i redditi più elevati.

Grazie a queste modifiche le modalità di calcolo diventeranno le seguenti:

Secondo l’accordo politico e il tavolo tecnico, la nuova IRPEF dovrebbe prevedere inoltre seguenti detrazioni base:

  • 3.110 euro ai dipendenti, anziché 1.880
  • 1.955 ai pensionati
  • 1.265 agli autonomi

Ma quello che in molti si sono chiesti è dove finirà il Bonus Renzi da 80 euro. Questo era già stato innalzato a 100 euro dal governo Conte 2 per contrastare gli effetti della pandemia. Ebbene non scomparirà del tutto come si vociferava, bensì resterà in vita per i redditi fino a 15 mila euro.

Una grossa riduzione della platea destinataria dunque, riservando il bonus a coloro i quali non potranno beneficiare delle detrazioni perché l’IRPEF versata sarebbe troppo bassa.

Secondo le stime elaborate dal Mef, saranno circa 7 i miliardi stanziati per perseguire questa riduzione d’imposta.

Non cambia assolutamente nulla, quindi, per chi ha un reddito fino a 15 mila euro, per tutti gli altri la rimodulazione produce un risparmio sicuro. Fino a 25 mila euro, infatti, si risparmiano circa 3765,38 euro, mentre per i redditi fino a 30 mila euro la riduzione sarebbe di circa 5663,63 euro. Ma i dati più eclatanti sono legati al risparmio dei redditi più alti, ovvero fino a 55 mila euro si assesterà sui 16.550 euro arrivando addirittura a 25.150 euro per i redditi superiori a 75 mila euro. A quanto sembra questa rimodulazione conviene un po’ a tutti, a chi più e a chi meno, e gli unici a non trarne vantaggio sarebbero i redditi più bassi, quelli che restano nell’invariata aliquota al 23%.

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