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Il paradosso del primo finanziamento

A tutti, prima o poi nella vita, può capitare di avere bisogno di denaro extra. A tal punto ci si presenta in una finanziaria con tutte le carte in regola, ossia delle buone entrate economiche, un motivo lecito per chiedere il prestito, la coscienza di essere persone oneste che pagheranno regolarmente le rate. Ma poi, una volta iniziata la procedura di istruttoria vi negheranno il prestito perché è la prima volta che ne chiedete uno.

Immaginiamo di essere un giovane italiano che necessita di un finanziamento per la realizzazione di un piccolo progetto. Alla sua prima consulenza creditizia, gli verrà chiesto senz’altro se possegga determinati requisiti.

I requisiti per poter ottenere il prestito sono differenti a seconda della tipologia del finanziamento, e ogni banca ha i suoi criteri. Tuttavia ne esistono tre essenziali che devono essere sempre rispettati:

  • l’età del richiedente di minimo 18 e massimo 70 anni (anche se alcune banche e finanziarie dispongono di finanziamenti per gli over 70);
  • un reddito dimostrabile;
  • la titolarità di un conto corrente bancario.

Un altro requisito è il credit scoring, letteralmente il punteggio sul credito, un metodo statistico che misura la solvibilità del cliente sulla base di un sistema che aiuta gli intermediari finanziari a velocizzare l’approvazione dei prestiti.

L’affidabilità creditizia del richiedente viene anche valutata sulla base del rapporto tra la rata di rimborso e il reddito del richiedente che, in genere, non deve superare il 30%.

Oltre a questo, si consulta il CRIF, la Centrale Rischi dove viene segnalata qualsiasi eventuale inadempienza o ritardo nei rimborsi di finanziamenti precedenti del soggetto richiedente.

Il CRIF è una delle banche dati appartenenti ai Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC), in grado di fornire informazioni sulle persone che accedono al credito erogato dalle varie banche e finanziarie. Qui vengono annotati non solo l’apertura del finanziamento ma anche le scadenze pattuite, il rimborso, il numero di rate non pagate e la risoluzione o meno dell’inadempimento.

Essere segnalati dal CRIF non è un buon biglietto da visita, perché compromette il buon fine della richiesta. Al contrario, il merito creditizio rappresenta l’affidabilità economica e finanziaria, ed è fondamentale per ottenere le giuste condizioni in un prestito. Infatti anche non essere censito nel sistema CRIF, il che vuol dire non aver contratto altre forme di finanziamento nei precedenti anni, determina il più delle volte lo scarto della richiesta.

Appare evidente che spesso, quest’ultimo requisito è di grande ostacolo per molti giovani italiani che pur potendo vantare una buona retribuzione e nessuna cattiva condotta in ambito creditizio, non ottengono il prestito richiesto. Semplicemente perché non si sono indebitati prima di allora!

Siamo dunque di fronte ad un paradosso: se un giovane chiede tanti prestiti (e ovviamente li rimborsa puntualmente) ne può ottenere altri. Ma come ha fatto la prima volta? È un po’ come quando si cerca lavoro: tutti sono disposti ad assumere chi ha esperienza, ma allo stesso tempo nessuno è disposto ad assumere una persona per fargliela fare.

Per limitare il rischio di insolvenza del debitore, la banca o l’intermediario finanziario possono richiedere che il titolare del prestito presenti anche delle garanzie accessorie. È il caso ad esempio della presenza di soggetti coobbligati, che si assumano la responsabilità della restituzione del credito in caso di inadempimento del cliente, rendendo più complessa l’istituzione della pratica. Oppure specifiche coperture assicurative, per lo più non obbligatorie, che consentono alla banca di mitigare il rischio ma che aggravano il costo del credito.

Come fare allora per venire fuori da questa situazione?

Non è semplice, sarebbe inutile negarlo.

La chiave di tutto è la vera necessità di ottenere quanto ci occorre: se il prestito serve assolutamente, per motivi realmente gravi, si dovrà insistere, consultando più finanziarie possibili, dando spiegazioni e fornendo quante più garanzie possibili. Tra tanti rifiuti potrebbe esserci qualcuno che ci finanzia, non perché è buono e gentile ma perché magari sta cercando di acquisire nuovi clienti e si prende questo rischio. In passato era molto più facile trovare questa via d’uscita, oggi bisognerà avere molta pazienza e girare tanto perché il credito, in generale, è concesso con maggiore difficoltà e non possiamo che prendere atto della realtà.

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