Care aziende,
il mondo sta cambiando, la digitalizzazione avanza…e anche la vostra età. Volete crescere, raggiungere nuovi traguardi ma, diciamo la verità, la maggior parte di voi ha ancora una mentalità un po’ retrò e questo a volte può ritorcersi contro.
Come ben saprete, oggi per stare “sul pezzo” bisogna fare principalmente due cose (come si evince dai pilastri dell’ormai famoso PNRR): impiegare nuove tecnologie e pensare anche un po’ agli altri oltre che a sé stessi (alla fine è questo che vuol dire “essere sostenibili”, no?).
So che non è semplice per voi, siete nate in un’epoca dove il guadagno era tutto, il lavoro era tale solo se contornato da sudore e fatica e lo spirito di collaborazione non era poi così diffuso.
Ma ora la situazione è cambiata.
In tutto questo una mano potremmo darvela noi giovani, avete presente quelli che chiamate “Millennials” e “Generazione Z”? Esatto! Proprio noi!
Noi siamo nati e cresciuti insieme alla tecnologia. La usiamo per passare il tempo libero, fare shopping, comunicare, studiare e anche per cercare lavoro.
Oltre alla dimestichezza con questi strumenti, a voi non sempre comprensibili o facili da utilizzare, c’è anche un altro aspetto che potrebbe interessarvi.
In generale siamo più attenti alla collettività.
Che conseguenze avranno le nostre azioni sul futuro del Pianeta? Come possiamo garantire che nessuno si senta escluso? Cosa possiamo fare per dare il nostro contributo all’umanità?
Questi sono alcuni dei dilemmi che ci attanagliano. Che vi devo dire, siamo fatti così!
Ovviamente c’è sempre l’eccezione che conferma la regola, e lo stesso vale anche per voi.
Ci sono aziende che cavalcano il cambiamento (o meglio lo anticipano) e con loro ci troviamo molto bene, tanto che le preferiamo rispetto a voi.
Ma, bando alle ciance, vediamo in che modo potete anche voi trovare personale giovane che sia in grado di darvi quel tocco di innovazione folle e creativa necessario per stare al passo con i tempi e non uscire dal tanto agognato mercato.
L’employer brand research 2021 fornisce una panoramica su cosa cercano i giovani dalle aziende (e quindi ci suggerisce qualche punto su cui lavorare per fare in modo che scelgano proprio voi).
Tra Millennials e Generazione Z c’è qualche differenza (d’altronde noi Millennials abbiamo qualche anno in più!), ad esempio per i primi è importante che ci sia un buon equilibrio tra vita lavorativa e privata, mentre per i secondi è fondamentale che il datore di lavoro rispetti valori come la diversità e l’inclusione.
A parte queste particolarità ci sono tre aspetti che ci accomunano non poco.
Dall’analisi è emerso che noi giovani cerchiamo aziende con:
1. un’atmosfera di lavoro piacevole;
2. possibilità di carriera e visibilità;
3. un’ottima formazione.
Lo so, la maggior parte di voi starà roteando gli occhi pensando: “che palle questi giovani! Troppe pretese, io ai miei tempi non rompevo le scatole con queste cose”.
Mi dispiace mie care, i tempi cambiano e bisogna adattarsi.
Noi giovani d’altronde lo stiamo facendo, anche se non siamo supportati granché in quest’Odissea.
Voi invece? Cosa fate per rendere le vostre aziende più attrattive per le nuove generazioni?
Partiamo dal punto “più semplice”: la formazione.
È vero che negli ultimi anni le aziende stanno investendo di più in questo settore ma so per certo che la maggior parte di voi reputa la formazione come una totale perdita di tempo. Da cosa lo deduco?
Dal fatto che spesso e volentieri non prevedete piani di formazione come si deve oppure, qualora concediate ai vostri dipendenti di partecipare a qualche corso, li inondate di compiti da svolgere mentre si formano.
Non è una grande dimostrazione della vostra considerazione verso i temi della formazione, non vi pare?
Passiamo ora al secondo punto: la possibilità di carriera e visibilità.
Sono quasi sicura che il vostro primo pensiero a riguardo sia: “altro che carriera! Siete appena entrati nel mondo del lavoro, ora vi spetta la gavetta”.
Avete ragione, a volte noi giovani siamo un po’ frettolosi e vorremmo avere tutto e subito, ma sappiamo bene che c’è bisogno di fare esperienza per raggiungere certi livelli. Eppure permetteteci di dissentire se l’unica cosa che ci offrite è il tirocinio a vita. Dopo un tot di tirocini avremo anche acquisito le competenze necessarie per fare un passo avanti, o no?
E infine affrontiamo il nodo cruciale: un ambiente di lavoro piacevole.
Oh mamma, cosa vorranno dire queste oscure parole?
Niente paura! So che non siete abituate a vedere “lavoro” e “piacevole” nella stessa frase ma suvvia, il lavoro non deve essere per forza una sofferenza!
L’ambiente di lavoro dipende da tanti fattori: il rapporto con i colleghi e con i superiori, la soddisfazione rispetto alla mansione che si svolge o verso lo stipendio, per non parlare di quanto vengono valorizzati i risultati raggiunti.
Questi sono alcuni degli aspetti che potete valutare con strumenti quali i colloqui di clima, ma badate bene: tra fare una valutazione del clima aziendale e fare qualcosa affinché la situazione migliori c’è una bella differenza!
Le buone intenzioni devono tradursi in fatti altrimenti rimangono parole vuote, poi non vi stupite se vi lasciamo per andare in qualche azienda più figa e rispettosa.
Nella ricerca si afferma anche che i giovani danno minore attenzione alla stabilità finanziaria rispetto alle fasce d’età più avanzate.
Ora questo risultato non significa che potete pagarci due lire.
Ricordatevi sempre dell’articolo 36 della nostra Costituzione: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.
Avete capito? Vi invito a rileggere di nuovo l’articolo facendo attenzione a queste parole: “retribuzione proporzionata” e “esistenza libera e dignitosa”.
Sono sicura che abbiate afferrato il concetto, se così non fosse rileggetelo una terza volta, male non fa!
Dunque, care aziende, se volete attrarre personale giovane, fresco e pimpante dovete lasciarvi alle spalle i metodi di lavoro un po’ antiquati e venire incontro alle esigenze di quest’epoca.
Sono sicura che, sotto sotto, anche a voi piacerebbe avere un bel clima di lavoro, maggiore equilibrio tra vita e lavoro e magari apprendere nuove nozioni, giusto per mantenere il cervello in movimento.
Spero che queste informazioni possano aiutarvi per trovare personale giovane e all’avanguardia con il quale rinnovare il vostro look e il vostro business. Ricordatevi che, come diceva il vecchio Steve, “è la capacità di innovare che distingue un leader da un epigono (ovvero da un discepolo)”.
A voi la scelta!