L’Universo delle criptovalute nasce nel 2009 a seguito dello scoppio della crisi economica con l’ormai noto Bitcoin.
Una criptovaluta è un tipo di moneta digitale creata attraverso un sistema di codici chiamato Blockchain. Si tratta di un sistema decentrato che può essere più resistente ad attacchi informatici in quanto smette di operare quando uno o più nodi smettono di funzionare.
Le criptovalute funzionano in modo autonomo, al di fuori dei tradizionali sistemi bancari e governativi.
Inizialmente sono state create con lo scopo di fornire un metodo di pagamento alternativo per le transazioni online. Tuttavia, non sono ancora molti i settori economici e i consumatori che le utilizzano. Il principale motivo dell’uso ridotto di queste monete sta nel fatto che sono troppo volatili per essere considerate dei metodi di pagamento idonei.
Come abbiamo detto in precedenza, la criptovaluta è stata sviluppata per essere slegata da qualsiasi supervisione o influenza governativa, dunque l’economia delle criptovalute viene controllata da un protocollo internet peer-to-peer.
Una caratteristica della maggior parte delle criptovalute è che sono state pensate per ridurre lentamente la loro produzione. Di conseguenza, solo un numero limitato di unità della moneta sarà in circolazione. Questo ricorda le materie prime, come l’oro o altri metalli preziosi. Ad esempio, non è previsto che il numero di bitcoin superi i 21 milioni. Le criptovalute come l’Ethereum, invece, funzionano in modo leggermente diverso. L’emissione è limitata a 18 milioni di Token Ethereum all’anno, vale a dire il 25% dello stock iniziale.
Limitare il numero di bitcoin e in generale di criptovalute ne provoca la “scarsità”, il che si trasforma in un aumento di valore.
La pandemia da Covid-19 ha fatto esplodere gli investimenti sul Bitcoin (Btc): a dirlo è Mode Fintech che lavora nel mondo delle criptovalute.
Secondo i dati raccolti dalla società fin dal suo inizio, l‘interesse per Bitcoin e le criptovalute in generale è stato molto più forte nei più giovani rispetto che negli anziani. Tuttavia, secondo uno studio più recente condotto dalla stessa Mode gli investimenti in Btc sono raddoppiati ogni mese a partire da febbraio 2020 soprattutto tra i Boomers e la Gen-X.
La ricerca ha sottolineato come ci sia stato un aumento iniziale degli investimenti in Btc a marzo (mese di partenza della pandemia), nello stesso momento in cui i mercati finanziari globali sono crollati e molti Paesi sono stati bloccati.
Con l’evoluzione della pandemia globale, Boomers e Gen-X hanno iniziato ad accelerare la loro esposizione a Btc.
In particolare emerge in modo evidente che durante l’emergenza Covid-19 del 2020, gli investimenti in Btc tra i Millennial e la Gen-Z hanno dominato la classifica, registrando una crescita del 118% mese su mese, prima della pandemia, e del 125% durante il covid-19.
Con la crescita degli investimenti nelle valute digitali si è dato vita ad un nuovo fenomeno: le truffe tramite criptovalute.
Il problema delle truffe tramite criptovalute è infatti sempre più esteso e si nutre dell’inesperienza degli investitori in campo finanziario.
Un dato che, più di ogni altro, va messo al centro dell’attenzione: le truffe colpiscono, nella maggior parte dei casi, giovani tra 20 e 49 anni. Se i più anziani o i giovanissimi possono essere più esposti ad altri tipi di truffe, in ambito finanziario sembra essere l’età mediana quella più esposta: meno attenzione, più spregiudicatezza, maggior ricerca della speculazione e minor sensibilità al rischio rendono questa fascia più esposta.
Potremmo definirli creduloni? Si, per estrema semplificazione li si può definire “creduloni”.
Va’ comunque sottolineato che l’educazione finanziaria non scoraggia la speculazione, ma raccomanda di prestare attenzione a quanti promettono che il denaro cresca sugli alberi.