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Tentiamo la fortuna con la lotta all’evasione

Come se non bastassero Lotto e Superenalotto, dal primo febbraio 2021 possiamo tentare la fortuna anche con la Lotteria degli scontrini. Stavolta però non è necessario recarsi in una ricevitoria autorizzata e comprare il biglietto: è sufficiente fare acquisti.

Il 1° febbraio 2021 ha segnato l’avvio della Lotteria degli scontrini. Tuttavia un’ulteriore proroga ha fatto slittare al 1° aprile  il termine ultimo per gli esercenti affinché adeguino i propri registratori di cassa alle specifiche tecniche previste.

La nuova e singolare misura anti-evasione nasce dall’idea di incentivare il contribuente a rendere tracciabili i propri acquisti in prospettiva di un ingente vincita in denaro.

Ogni contribuente potrà richiedere il proprio codice lotteria sul portale predisposto dall’ Agenzia delle dogane.

Per partecipare alla lotteria dovrà poi fornire il suddetto codice all’esercente presso cui effettuerà l’acquisto. Ad ogni euro speso corrisponderà un biglietto, per un massimo di 1000 biglietti virtuali.

Saranno così effettuate delle estrazioni:

  • settimanali con 15 premi da 25.000 euro per gli acquirenti e 15 premi da 5.000 euro per gli esercenti
  • mensili con 10 premi da 100.000 euro per gli acquirenti e 10 premi da 20.000 euro per gli esercenti.
  • annuale con un premio di 5.000.000 di euro per l’acquirente e un premio di 1.000.000 per l’esercente.

Il sistema della lotteria degli scontrini potrà anche risultare allettante per gli acquirenti ma presenta senz’altro delle criticità.

Innanzitutto, l’adesione al programma potrebbe risultare limitata soltanto ad una fascia della popolazione. Ovvero quella con maggior dimestichezza nell’utilizzo dei mezzi digitali come App, Spid e portali telematici, rendendo ancora una volta evidente la necessità di affidarsi alle nuove generazioni.

Inoltre bisogna essere consapevoli che comunicando l’operazione attraverso la richiesta dello scontrino si trasmettono al Fisco i dati personali sui propri acquisti. 

Il nostro sistema tributario, infatti, prevede un particolare strumento di accertamento chiamato

“ Redditometro”

Tale strumento consente di analizzare la composizione del reddito dei contribuenti attraverso incrementi patrimoniali e indici di spesa.

Ciò comporta che, avendo a disposizione il dettaglio delle tipologie di acquisti effettuati, l’Amministrazione finanziaria sarà in grado di stabilire quale sia il tenore di vita del contribuente e la capacità di sostenerlo con i redditi dichiarati.

Ne consegue che se l’autorità finanziaria dovesse ritenere che il tenore di vita non è sostenibile, avvierà una fase di accertamento.

Questa ulteriore innovazione fiscale sarà senza dubbio svantaggiosa anche e soprattutto per gli esercenti. Questi, infatti, si troveranno ad affrontare nuovamente pesanti oneri per le commissioni bancarie derivanti da ciascuna transazione in quanto è richiesto il pagamento tracciabile. 

Inoltre, dopo aver dovuto sostenere le spese di adeguamento alla fatturazione elettronica nel 2019 e dei corrispettivi elettronici nel 2020, dovranno dotarsi di lettori di codice a barre e riaggiornare i propri registratori per adeguarli alle nuove normative.

In ultimo, ma non meno importante, c’è da considerare l’allungamento dei tempi nell’erogazione dei servizi al cliente. 

Attivando un’ulteriore e più complessa procedura da eseguire al momento della certificazione dei corrispettivi, l’esercente sarà meno celere nella gestione del flusso dei clienti.

Immaginiamo un bar nell’orario di punta. Per ogni caffè servito, per ogni euro speso, dovrà emettere un biglietto della lotteria attendendo la lettura di ciascuna carta di pagamento, e di ciascun codice lotteria. 

Un delirio. 

Ricordiamo che nell’immediato non sono previste sanzioni per i commercianti che rifiuteranno di comunicare il codice lotteria. Tuttavia, su segnalazione del cliente, questi saranno inseriti nelle liste dei contribuenti a rischio evasione. Nella pratica, saranno quindi a rischio di essere sottoposti ad un accertamento fiscale.

Le motivazioni che ci vengono fornite per questa nuova misura sono quelle di stimolare i consumi e limitare l’evasione fiscale.

Ma siamo sicuri che non sarà il colpo di grazia per le piccole attività?

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