Dì la verità, anche tu hai la percezione che il mondo stia cambiando ma non sai bene di cosa si tratta, vero?
Questa è una sensazione che attanaglia molti giovani in cerca di lavoro. Forse si percepisce meno mentre si studia, ma una volta concluso il percorso scolastico ecco che si presenta l’atroce dilemma: ora che faccio?
Ci si ritrova in un mondo completamente diverso da quello descritto dai nostri genitori. Sapevamo che le cose stavano cambiando, sapevamo che il posto fisso ormai non esiste più, sapevamo che bisogna essere flessibili e pronti a tutto, ma non sapevamo esattamente cosa volesse dire tutto ciò.
Per questo motivo, quando abbiamo scelto il nostro percorso di studi, l’abbiamo fatto pensando ai vecchi mestieri, quelli che tutti noi conosciamo…
Eppure molti di quei mestieri non esistono più, ma ce ne rendiamo conto troppo tardi, quando ormai ci siamo formati per fare un lavoro che non è più richiesto.
Non è strano che in Italia ci siano così tanti laureati in cerca di un lavoro. Attenzione: ciò non significa che la laurea sia inutile, nient’affatto!
Chi la possiede continua ad avere maggiori opportunità rispetto a chi non ce l’ha, basta analizzare i dati pubblicati dall’Istat. Nel 2019, infatti, il tasso di occupazione dei laureati italiani era più elevato di quasi 30 punti rispetto a quello di chi possiede al massimo un titolo secondario inferiore.
Nonostante ciò, è risaputo che i laureati italiani fanno molta più fatica a trovare un’occupazione rispetto ai loro coetanei europei .
Perché succede questo? I motivi sono tanti, diversi e si influenzano a vicenda. Eppure, se vogliamo andare all’origine del problema, sicuramente un ruolo di primo piano lo ricopre senz’altro la totale disinformazione sulle dinamiche del mondo del lavoro.
Il mondo del lavoro sta cambiando già da tempo, oggi lo percepiamo ancor di più perché la pandemia ha dato una forte spinta a tutti quei trend che si muovevano nell’ombra e ai quali non davamo molta importanza. Digitalizzazione, automazione, green economy sono termini che avrai già sentito o letto da qualche parte. Quali sono gli effetti che questi processi comportano sulle nostre opportunità di lavoro?
Che le nuove tecnologie siano diventate ormai una parte integrante delle nostre vite non è una novità, basti pensare al cellulare che abbiamo in mano, o a tutti quegli strumenti che facilitano di molto la nostra vita.
Eppure c’è l’altra faccia della medaglia che bisogna guardare con attenzione. Le nuove tecnologie stanno diventando sempre più insite nei processi lavorativi e questo sta comportando una vera e propria rivoluzione, o come tanti amano definirla “un cambio di paradigma”.
Per intenderci, mentre prima servivano 10 persone per fare un certo lavoro ora c’è una macchina che fa la stessa cosa meglio e in minor tempo. Di fronte a questa novità potresti provare un senso di smarrimento e chiederti:
“Quindi le macchine ci ruberanno il lavoro? E noi cosa faremo?”.
Le macchine non “ci rubano il lavoro”, ricordiamoci che sono sempre gli esseri umani ad averle inventate e costruite e l’hanno fatto per semplificare e migliorare la propria vita. Ci sarà sempre bisogno delle persone per far lavorare le macchine, ciò che cambia quindi sono le conoscenze e le competenze che dovremo possedere per ricoprire questi ruoli.
Non basta più avere un diploma, non basta più avere una laurea qualsiasi, oggi bisogna specializzarsi e continuare a studiare, sempre e comunque, perché la tecnologia va avanti e lo fa a ritmi velocissimi.
Capire come va il mondo, quali sono i cambiamenti che lo scuotono, è fondamentale per scegliere quale percorso di studi intraprendere così da essere pronti a svolgere i lavori del futuro.
Se tutto ciò venisse raccontato ai giovani italiani di certo ci sarebbe qualcuno tra loro che farebbe una scelta diversa, più adatta al nuovo contesto.
Se invece questi cambiamenti venissero spiegati (in termini pratici e comprensibili) ai loro genitori, allora la quota di giovani che prenderebbero una decisione ponderata sarebbe molto più vasta.
Se la scuola e l’università prevedessero un percorso di orientamento professionale con il quale accompagnare i propri studenti nella scelta della strada migliore per loro, tenendo conto del nuovo contesto che si sta delineando, allora quasi tutti saprebbero cosa è meglio fare per svolgere un certo tipo di professione.
In un mondo in continuo cambiamento è necessario sapersi orientare. In attesa che le scuole e le università si rinnovino e riescano finalmente ad accompagnare i propri studenti in maniera più adeguata verso il mondo del lavoro, quello che puoi fare è informarti fin da subito su questi temi perché sono dinamiche che avranno ripercussioni dirette sul tuo futuro.